Nespolo Ugo

Opere

Still Life / Siberiana
Acrilici su carta / 210 x 170 cm / 1985

Blackboard
Acrilici su legno ritagliato / 240 x 240 cm / 1985

Window Poem
Acrilici su legno ritagliato / 170 x 220 cm / 1984

Andy Dandy
Acrilici e nitro su legno ritagliato / 182 x 153 cm / 1973

Numeri in linea
Acrilici su legno intagliato / 110 x 204 cm / 2004

Museo classico
Acrilici su legno intagliato / 70 x 100 cm / 2004

L’onda che lascia
Maiolica dipinta / 61 x 51 x 13 cm / 1999

Numbers
Soft painting, acrilici su carta di cotone
Ø 50 cm
2012

Nespolo Ugo

Ugo Nespolo è nato a Mosso Santa Maria in provincia di Biella nel 1941. Vive e lavora a Torino. Ha ottenuto il diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torno con Enrico Paulucci e in seguito si è laureato in Semiologia presso l’Università torinese. Il suo esordio è avvenuto a contatto con il panorama artistico italiano degli anni Sessanta, accordando il proprio linguaggio espressivo, trasgressivo e insieme ironico, con quello della Pop Art e accrescendo un sodalizio di stretta militanza con gli artisti delle neoavanguardie concettuali e poveriste. Ha fatto parte della Galleria Schwarz di Milano, che ha annoverato fra i suoi artisti Duchamp, Picabia, Schwitters, Arman, Baj. Da Schwarz ha allestito la personale Macchine e oggetti condizionali, presentata da Pierre Restany, che rappresenta in pratica l’inizio del movimento che sarà poi l’Arte Povera. All’inaugurazione infatti è presente Germano Celant con cui Nespolo parteciperà ad una serie di mostre che sono le prime mostre del gruppo. La mostra più importante si terrà a Roma intitolata Nove per un percorso!. Con Enrico Baj da quegli anni inizia una lunga amicizia che durerà per sempre. Con Baj Nespolo terrà mostre, conferenze, presenze in Europa e negli Stati Uniti. Baj, Fontana, Pistoletto, Boetti e Merz saranno gli interpreti dei suoi film per parecchi anni. Con Baj Nespolo frequenta a Parigi Man Ray il quale gli darà un testo per un film Revolving Doors film che Nespolo realizzerà nel 1982. In Francia fin dagli ultimi Anni Sessanta Nespolo frequenta Ben Vautier con il quale realizza mostre e performances. Ancora nel 1968, ha realizzato a Torino una serie di mostre e incontri sotto il titolo Les mots et les choses, dove con Ben Vautier, Alighiero Boetti e altri autori ha dato luogo ad una serie di eventi e concerti Fluxus, che non erano mai stati prodotti in Italia. L’incontro con gli artisti del New American Cinema (da Jonas Mekas a Warhol, da Yoko Ono a P. Adam Sitney) ha dato il via alla nascita del cinema di ricerca in Italia. Nespolo ne è stato il promotore, come documenta la mostra Nespolo Cinema / Time after Time, tenutasi al Museo del Cinema di Torino nel 2008. I film di Nespolo sono stati proiettati e commentati nei maggiori musei del mondo. In Francia il Centre Pompidou realizza proiezioni dal titolo Nespolo – le cinema diagonal le Musée National du Cinéma di Parigi propone per due volte proiezioni dei suoi film. Si è dedicato, quindi, alla realizzazione di manifesti per esposizioni, di stendardi per palii e di scenografie teatrali e televisive. Fedele al dettato delle avanguardie storiche di “portare l’arte nella vita”, Nespolo si è proposto di occupare gli spazi della vita comune, di uscire da quelli più canonici o ufficialmente assegnati, occupandosi di design (dall’abbigliamento all’arredamento, dalle copertine di libri e dischi alla grafica pubblicitaria, dai manifesti pubblicitari di eventi culturali e sportivi alle “luci d’artista” ai magazzini delle Gru, nell’hinterland torinese, e alla campagna per i trasporti pubblici di Torino) e di arti applicate, praticando i più diversi tipi di materiali (dal legno ai metalli, dalle ceramiche ai vetri, dai vari tipi di stoffe ai gioielli), con il desiderio di costruire una sorta di Universo Nespolo. Il passaggio al nuovo secolo ha segnato per l’artista la realizzazione del suo atelier, che all’interno di una fabbrica abbandonata in via Susa a Torino, contiene le sue creazioni, i suoi giochi tecnologici, le sue collezioni. È autore di Arte & vita (1998), in cui ha rielaborato la sua tesi di laurea, e di Arte & veleni (2012), una rielaborazione degli articoli pubblicati nel corso degli anni sul quotidiano La Stampa. Dal 2011 è Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Nespolo è attualmente la più alta autorità patafisica italiana. Ha fondato con Baj l’Istituto Patafisico Ticinese e si onora di avere il proprio diploma firmato da Raymond Quenau che aveva apprezzato un piccolo libro di logica formale scritto da Nespolo e stampato dall’Editore Schwarz nel 1968. Ha esposto intensamente in gallerie e musei in Italia e nel mondo.

Principali mostre recenti:

2013  Germagnano. Museo della Ceramica, Palazzo Fauzone “Forme di luce” collettiva

2013 Grottammare. Galleria Opus, “Fil Rouge” collettiva

2013: Novoli. Fondazione Focara “Il Santo, Il Fuoco, I numeri” personale

2012/2013: Acri. al MACA, Museo Civico d’Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo, “Pop Art a Torino!?” collettiva

Opere

Still Life / Siberiana
Acrilici su carta / 210 x 170 cm / 1985

Blackboard
Acrilici su legno ritagliato / 240 x 240 cm / 1985

Window Poem
Acrilici su legno ritagliato / 170 x 220 cm / 1984

Andy Dandy
Acrilici e nitro su legno ritagliato / 182 x 153 cm / 1973

Numeri in linea
Acrilici su legno intagliato / 110 x 204 cm / 2004

Museo classico
Acrilici su legno intagliato / 70 x 100 cm / 2004

L’onda che lascia
Maiolica dipinta / 61 x 51 x 13 cm / 1999

Numbers
Soft painting, acrilici su carta di cotone
Ø 50 cm
2012