Aime Tino

Opere

Soulario
Tecnica mista su tavola
42 x 87 cm
2011

Aime Tino

Tino Aime  è nato a Cuneo nel 1931. Vive e lavora a Bastia di Gravere in provincia di Torino. La famiglia, è figlio di pastori originari di Roaschia, si è trasferita a Torino nel 1941. Dopo aver frequentato la Libera Accademia di Torino, sotto la guida di Idro Colombi, ha iniziato a esporre come scultore, per poi dedicarsi alla pittura e alla grafica, di cui è interprete conosciuto anche in campo internazionale con più di 200 mostre personali in Italia e all’estero. È amico di scrittori e poeti come Lorenzo Mondo, Davide Lajolo, Nuto Revelli, Mario Rigoni Stern, Laura Mancinelli, Nico Orengo, Ernesto Caballo, Renzo Guasco, Marco Franceschetti e Edoardo Ballone, che gli hanno dedicato pagine letterarie raccolte nel volume Caro Tino… lettere ad un amico pittore e che hanno accompagnato le sue cartelle di incisioni. Ha iniziato a esporre nel 1963 e ha conseguito riconoscimenti in Italia, Francia, Romania e Stati Uniti. In Provenza ha inciso e dipinto il mondo di Federico Mistral: le opere sono state esposte in una mostra itinerante nei musei di Gap, Marsiglia, Digne, Draguignan, Aix en Provence e Nizza.
Dal 1983 le sue opere sono presenti sul prestigioso Catalogo Prandi di Reggio Emilia. Nel 1997 la Provincia di Torino ha realizzato un calendario interamente dedicato alla grafica di Aime. Ha realizzato il bozzetto per il francobollo commemorativo di Galileo Ferraris emesso il 7 febbraio 1997. La Regione Piemonte gli ha dedicato una personale nel 1992 nel Palazzo della Regione a Torino. Nel 1997 ha realizzato il dipinto per il Palio di Susa e il bozzetto per il biglietto della Lotteria Italia Susa-Moncenisio. Ha realizzato il monumento per il Centenario della corsa automobilistica in salita Susa-Moncenisio collocato nel 2002 a Susa.  Tra le sue mostre personali più recenti, si segnalano quelle tenutesi a Moncalieri nel 1999, a Rivarolo Canavese nel 2001, a Fossano nel 2002, a Courmayeur nel 2003, a Cuneo e a Pianezza nel 2004, a Mönsheim (Germania) nel 2005, a Martigny (Svizzera) e a Bourgoin Jallieu (Francia) nel 2006, a Torino e a Santo Stefano Belbo nel 2007. Nel 2008 realizza il monumento per i cento anni della nascita di Cesare Pavese ed espone alla Fiera della parola, presso l’Archivio Storico Olivetti di Ivrea, partecipazione ripetuta anche nel 2009 e 2010. È a Bruxelles nel 2009 con l’importante mostra presso l’Espace Wallonie di Bruxelles, Piemonte, Confins du silence, voluta da Regione Piemonte e Provincia di Torino e ripetuta nel 2010 al Palazzo delle Feste di Bardonecchia. Nel 2011 espone nella chiesa di Santa Marta a Ivrea e ottiene, a Santo Stefano Belbo, il premio Una vita per l’arte dal Centro Pavesiano – Museo Casa Natale. A Pinerolo tra febbraio e marzo 2013, a Mondovì nell’aprile del 2013, a Pragelato tra giugno e agosto 2013 e a Ostana tra agosto e settembre del 2013. Tra gennaio e febbraio del 2013, ha partecipato alla collettiva Alpi dell’Arte, allestita nella Chiesa di San Francesco a Cuneo, trasferita poi nella Chiesa di San Domenico ad Alba nel successivo mese di marzo. “Ho sempre amato dipingere”, ha confidato Aime in un suo testo autobiografico pubblicato nel volume monografico Tino Aime. Opere del 2008, “i luoghi dove l’uomo fatica di più e la vita è più difficile, l’alta Langa (quella di Fenoglio), le lagune e le desolate distese della Camargue dove l’acqua e la terra si fondono (Mistral), le bruciate sierre dell’Andalusia (Garcia Lorca), le mie borgate abbandonate di montagna (Toni Boudrier, Mario Rigoni Stern). Dipingo il mio quotidiano e le mie origini. Dipingo nature silenti, fiori stremati e oggetti dimenticati. Amo incidere, scolpire, accarezzare le pietre, sentire i profumi del legno. La materia mi attrae, ma vorrei anche saper dipingere l’aria. Già da fanciullo sbalzavo lastre di rame, scolpivo cortecce di larice, disegnavo e coloravo i sassi della spiaggia, saldavo ritagli di metallo e attorcigliavo fili di ferro”. Quella di Tino, quindi, è un’appassionata personalità artistica, che, come ha scritto Vanni Giuliano nella presentazione della personale a Ostana, “ci restituisce il tempo della contemplazione e della riflessione. Induce chi è di fronte alle sue opere a posarsi con leggerezza, come fanno i suoi merli e i suoi pettirossi, sulla neve appena caduta a ripulire questo mondo sempre meno immacolato, per incontrare una presenza dell’uomo discreta anch’essa”.

Principali mostre recenti:

2013:  “Tino Aime omaggio a Ostana” dipinti, sculture, incisioni nella Sala Consigliare del Comune

2013: Pragelato,  Insieme Tino Aime ed Enrico Challier, Tinber Art Gallery

2013: Isola di San Rocco al Ponte delle Ripe, sculture o opere recenti per i “Porti di Magnin”

2013: Cuneo e Alba, “Alpi dell’Arte” nella chiesa di San Francesco a Cuneo e poi nella Chiesa di San Domenico ad Alba: Tino Aime – Bernard Damiano – Roberto Lucchinetti – Willy Messner – Dorino Ouvrier – Giovanni Thoux

Opere

Soulario
Tecnica mista su tavola
42 x 87 cm
2011