Opere
Simondo Piero
Piero Simondo è nato a Cosio d’Arroscia in provincia di Imperia nel 1928. Allievo di Felice Casorati e di Filippo Scroppo all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, si è laureato in Filosofia nell’Ateneo torinese. Vive e lavora a Torino. I primi lavori sono costituiti da ceramiche astratte esposte nel 1952 ad Alba, città in cui si è trasferito, ospite di Pinot Gallizio. Nel settembre del 1955 ha fondato ad Alba con Asger Jorn e Pinot Gallizio il Laboratorio di esperienze immaginiste del Mouvement International pour une Bauhaus Imaginiste (Mibi) e ha pubblicato il Bollettino del movimento, intitolato Eristica. Tra il 2 e il 9 settembre del 1956, Simondo è tra gli organizzatori, insieme a Jorn, Gallizio ed Elena Verrone (che ha sposato nell’anno seguente), del Primo Congresso mondiale degli Artisti liberi sul tema Le arti libere e le attività industriali. All’estate del 1957 risale la fondazione dell’Internazionale Situazionista, da cui esce nel gennaio successivo, con Elena Verrone e Walter Olmo, in polemica con Guy Debord. Nel 1962 ha fondato a Torino, con un gruppo di operai e intellettuali, il Cira (Centro Internazionale per un Istituto di Ricerche Artistiche), la cui attività, protrattasi fino al 1967, si è fondata sul recupero dell’esperienza del Laboratorio di Alba, con il quale, fra l’altro, ha progettato installazioni sui temi dell’alienazione e della natura dei media. Nel 1972 è entrato all’Università di Torino, restandovi fino al 1996, per occuparsi dei laboratori di attività sperimentali presso l’Istituto di Pedagogia, per insegnarvi poi Metodologia e didattica degli audiovisivi. L’attività artistica di Simondo è iniziata negli anni Cinquanta con i Monotipi. All’inizio del decennio successivo, è comparsa la sequenza delle Topologie, opere dal forte impatto oggettuale. Nel 1968 ha dato vita ai Quadri-manifesto, seguiti poi dalle Ipo-pitture, dai Nitro-raschiati e da altri cicli pittorici incentrati sulla sperimentazione di nuove tecniche e materiali. Negli anni Novanta, quando, a suo dire “l’angoscia dell’avanguardia si è attenuata”, Simondo è tornato ad usare i pennelli e i pastelli, realizzando alcuni grandi polittici. Molte le sue personali a partire dalla fine degli anni Ottanta. Tra le sue numerose mostre personali, si ricordano quelle tra la fine degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta a Genova, Albissola Marina, Alessandria, Pisa e Livorno. Dal 2004 ha esposto a Torino presso la Galleria Giampiero Biasutti; nel 2008 ad Alba, nella Chiesa di San Domenico; nel 2011 nell’Oratorio de’ Disciplinanti di Finalborgo; e nel 2012 a Genova, nel Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, a Torino, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, a Sanremo, in Palazzo Borea d’Olmo, e in contemporanea a Borgo San Dalmazzo, nell’Art Gallery La Luna, e alla Fondazione Peano di Cuneo.
Principali mostre recenti:
2013: Torino: SpazioBianco personale
2012: Cuneo e Borgo San Dalmazzo: “Dal Situazionismo allo sperimentalismo” alla Galleria La Luna opere contenute di maggiore intimità poetica, alla Fondazione Peano di Cuneo sculture e pitture di grandi dimensioni.
2012: Torino. Peinture d’ensemble collettiva alla Galleria Martano
2011: Finalborgo: Complesso Monumentale di Santa Caterina (Oratorio De’ Disciplinanti) antologica “L’Immagine imprevista. Opere 1954-2008”