Rosso Silvio
Sivio Rosso è nato a Cuneo nel 1940. Vive e lavora a Demonte. Ha iniziato la sua attività di pittore con esperienze figurative incentrate sul colore e sul segno, annunciando già i futuri sviluppi di una poetica improntata sui più connaturati metodi espressivi tipici del linguaggio informale materico. Alla fine degli anni Cinquanta è stato tra i fondatori del gruppo artistico “La Tavolozza”, attivo per oltre un decennio. Dal 1963 al 1966 è stato allievo a Torino di Filippo Scroppo e nel 1964 ha abbandonato la pittura figurativa tradizionale per procedere sulla strada di quella specificamente informale. Nel 1971 ha aperto in Cuneo la galleria “Saletta Arte Contemporanea”, che è poi divenuta nel 1974 spazio interdisciplinare e laboratorio serigrafico con il nome di “Studioerre”, al cui interno ha operato l’Associazione Culturale Scala B, promuovendo pubblicazioni, mostre, dibattiti, concerti, letture di poesia, scambi con realtà esterne. Il sodalizio, quanto mai vivace, si è espresso attraverso la realizzazione di scenografie e collaborazioni in azioni teatrali con Roberto Mussapi, Giuseppe Conte, Milo De Angelis e Riccardo Cavallo. È stata una fase di fertile creatività, che ha visto la partecipazione di poeti, scrittori e artisti, quali Andrea Zanzotto, Giancarlo Pontiggia, Albino Galvano e Nicola De Maria, per non citare che qualche nome. Il 1982 è stato l’anno in cui Rosso, di fronte al definitivo allentarsi della tensione politico-culturale, presente nel decennio precedente, ha deciso la chiusura dello “Studioerre”. È seguito un periodo in cui l’artista ha abbandonato del tutto l’attività espositiva. Le forme di sperimentazione pittorica di Rosso si fondano sull’unione di gestualità e ideazione e sulla ricerca delle qualità alchemiche del colore. Già delineatasi nei primi anni Settanta, questa specifica esplorazione tecnica è giunta a compimento con gli studi sulle possibilità metamorfiche della materia, realizzate dilatando le coordinate spazio-temporali della pittura. Si tratta di una dimensione operativa che ha informato lavori come Hamlet del 1975, con testi di Roberto Mussapi, per giungere, attraverso tappe significative, quali le Scacchiere del 1977-78, alla Palude del 1979, una pittura monumentale accompagnata dalla realizzazione del film in super8 intitolato A volo d’ucello. A Scene da una decomposizione, un audiovisivo del 1976 e a Dopo, il racconto, un’azione scenica del 1978, sono seguite Figure per una fiaba, un’illustrazione della fiaba La bella riflessa nell’acqua di Roberto Mussapi, e La notte del 1980-81, l’ultima “palude”, che preludono ad un silenzio interrotto solo con la partecipazione alla mostra collettiva intitolata Ai confini dell’impero allestita a Cuneo nel 1993 e con la ripresa dell’attività artistica nel 1997. L’artista fa parte dell’Associazione Culturale Magau di Cuneo e del gruppo dei “Pentameter” (formato, oltre a Rosso, da Walter Accigliaro, Corrado Ambrogio, Cesare Botto e Mario Mondino), con il quale ha esposto, a partire dal 2010, a Cuneo, Saluzzo, Cherasco e Carmagnola. Continua ad allestire personali e a partecipare a collettive organizzate, in particolare, dall’Art Gallery La Luna di Borgo San Dalmazzo e dal Circolo Artistico Culturale Amici nell’Arte di Garlenda (Savona).
Principali mostre recenti:
2013: Caraglio. Collettiva dell’Associazione Magau “L’arte dell’arte libera” Chiesa di S. Pietro e Paolo
2012: Cuneo. Nel giardino di Roberto alla Fondazione Peano
2011 Quiliano. “La macchia & il segno“ con Cesare Botto a Villa Maria
2010: Isola d’Elba. “Acqua, aria, terra” personale nella Sala Telemaco Signorini di Portoferraio