Opere
Andreoli Mirko
Mirko Andreoli è nato a Savigliano nel 1984. Vive e lavora a Cherasco. Si è diplomato al Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo e ha seguito i corsi presso la Scuola di Fumetto di Asti. Ha frequentato l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e attualmente ha in corso una collaborazione con le riviste Frigidaire e Il Nuovo Male, dirette da Vincenzo Sparagna. Dal 2011 lavora con il settimanale Lanciostory come disegnatore. Ha iniziato a esporre a Cherasco nel 2001, proseguendo con personali ad Aosta nel 2003, a La Morra nel 2006, ancora a Cherasco nel 2011 e a Mango nel 2012. Dal 2009 ha partecipato a diverse mostre collettive a Torino, Istanbul, Costigliole d’Asti, Torino (54a Biennale di Venezia – Padiglione Italia, Sala Nervi di Torino Esposizioni) e Busca. Sue opere si trovano in permanenza presso la Galleria San Pietro in Savigliano. Ha conseguito il Premio Speciale nel Concorso Città di Alba del 2005 e il Primo Premio nella sezione grafica al Concorso Città di Fossano del 2008. Nelle parole scritte dal padre Roberto, Mirko Andreoli appare dotato già da bambino di “uno spirito indipendente”, che “gli ha imposto un percorso completamente distaccato” da quello del padre, “per le scelte tematiche, tecniche ed interpretative”. Il giovane Andreoli “ha saputo costruirsi un linguaggio personalissimo, mediato da una forte predisposizione al disegno classico, fattore notato da Flavio Russo, che in una recensione di alcuni anni or sono scriveva: “Sa di disegno quanto troppi sedicenti pittori nemmeno in tarda età conoscono. La sua carica emotiva viene espressa prevalentemente attraverso l’uso del bianco e nero, i toni neutri per antonomasia, che per esprimere il senso della vita, devono essere supportati da forte rigore stilistico-espressivo, nonché da grande sensibilità da parte dell’autore. Così è Mirko: attento ad ogni minima vibrazione dell’animo umano, capace di raccontare le mille facce dell’emotività attraverso il gioco del chiaro-scuro, dai contrasti più irruenti, alle morbide sfumature delle numerose tonalità dei grigi. L’oggetto principale delle sue attenzioni sono soprattutto i visi ed i corpi femminili, mai sorridenti, sempre colti in atteggiamenti di pura riflessione, quasi ad invitare l’osservatore a compiere, insieme a loro, il magico rito mirato ad esorcizzare i problemi della nostra realtà”. Nella sua produzione artistica, non mancano le immagini di paesaggio, rivissuto in trasposizioni pittoriche idealizzate, in cui il realismo della raffigurazione all’acquerello lascia spazio nella parte inferiore del dipinto a una stesura più astratta, a pennellate veloci e gestuali, che trapassano nel bianco della carta, come in una visione di paesi a noi cari, che svanisce subito dopo essersi formata di fronte agli occhi della nostra mente.