Morra Lucio-Maria

Opere

Il rapimento di Proserpina, forse il vento (Serie: Rupaloka)
Acrilico su tela su masonite / 50 x 25 cm / 2013

Si parte (Serie: I sogni di zio Dario)
Acrilico su tela su masonite / 35 x 70 cm / 2013

46, Sciong, l’ascendere (serie: I king)
Acrilico su tela / 70 x 100 cm / 2012

Grandi incerti
Acrilico su tela su masonite / 35 x 50 cm / 2013

Interazione forte
Acrilico su tela su masonite / 35 x 50 cm / 2013

Le ambigue rampe
Acrilico su tela / 80 x 120 cm / 1987

TPG 078
Serie 2 - Modulo 3
Serie: Tavole di psicogeologia

Acrilico su carta intarsiata
35 x 35 cm
1996

Morra Lucio-Maria

Un recente articolo di Carlin Petrini su Repubblica, in una rubrica dove vengono segnalati personaggi piemontesi che bisogna conoscere e ri-conoscere, si parlava di Lucio Maria Morra, una poliedrica figura di artista, ritornato nell’86 nella sua regione di origine (è nato a Fossano nel 1952) dopo un lungo soggiorno (1977-1983) in Brasile dove aveva svolto un’apprezzata attività di pittore, che, comunque, non ha abbandonato. Dopo il Liceo Scientifico e Matematica all’Università di Torino, alle soglie della laurea interrompe gli studi per dedicarsi all’arte. Dal 1977 al 1980 lavora in stretta collaborazione col pittore Luiz Hamen a Santos, sviluppando un’intensa attività come serigrafo. Nell’arco di dieci anni, dal 1976 al 1986, produce circa 2000 opere grafiche e pittoriche, realizza decine di esposizioni, partecipa a vari concorsi ottenendo significativi premi e riconoscimenti. La sua feconda ed eclettica produzione nell’ambito delle arti figurative (quadri, decorazione, restauro, grafica, design, computer grafica, webmastering) è stata continuativamente sviluppata. Ma, è dal 1986 che l’interesse principale di Morra si è rivolto verso la Gnomonica, l’arte delle meridiane, che sono diventate la sua principale attività professionale: circa 200 impianti realizzati in Piemonte e in molte altre regioni italiane, come pure in Francia per conto di enti pubblici e di committenti privati. Una delle ultime è una grande meridiana in Piazza Solferino, a Torino. Oltre alla costruzione e al restauro dei quadranti solari, si è dedicato alla divulgazione della Gnomonica attraverso pubblicazioni, mostre, corsi e conferenze, e alla catalogazione del patrimonio gnomonico locale. Dal 2011 ha ripreso risolutamente l’attività pittorica. Il proprio percorso artistico è stato sempre interpretato da Morra come un cammino interiore. Dal 2009 al 2011 collabora, in qualiità di progettista e coordinatore delle opere, alla ristrutturazione architettonica della dimora storica Palazzo Righini in Fossano (hotel, ristorante e lounge bar) e al restauro della attigua Chiesa dei Battuti Neri (centro congressi).  Dal 1998 è monaco buddhista di tradizione Zen ed è responsabile del Dojo Zen Sanrin di Fossano.

Principali mostre recenti:

2013: Verduno, “I King eccetera” Arte nel castello, personale

2013: Niella Belbo, collettiva “Bormida Progetto #2″ presso Ca’ d Tistu – Azienda Agrituristica, curatore Willem Sanders

2013: Torino, inaugurazione meridiana monumentale in piazza Solferino

Opere

Il rapimento di Proserpina, forse il vento (Serie: Rupaloka)
Acrilico su tela su masonite / 50 x 25 cm / 2013

Si parte (Serie: I sogni di zio Dario)
Acrilico su tela su masonite / 35 x 70 cm / 2013

46, Sciong, l’ascendere (serie: I king)
Acrilico su tela / 70 x 100 cm / 2012

Grandi incerti
Acrilico su tela su masonite / 35 x 50 cm / 2013

Interazione forte
Acrilico su tela su masonite / 35 x 50 cm / 2013

Le ambigue rampe
Acrilico su tela / 80 x 120 cm / 1987

TPG 078
Serie 2 - Modulo 3
Serie: Tavole di psicogeologia

Acrilico su carta intarsiata
35 x 35 cm
1996