Maunero Giovanni

Opere

L'urlo
Polimaterica legno acciaio / 106 x 132 x28 cm / 2012

Uomini liberi
Polimaterica, acciaio, ghisa, alluminio, legno / 422 x 360 x 285 cm / 2011

Sincretismo dell’indusstrialismo
Polimaterica metalli vari, quarzocem / 312 x 201 x 47 cm / 2009

Danzando per la vita
Acciaio alluminio calcestruzzo / 2300 x 800 x 600 cm / 2007

Due animali
Acciaio inox, con base legno / 98 x 72 x 33 cm / 2002

Arduità
Acciaio inox / 112 x 202 x 101 cm / 1972

Intergalattici
Quarzocem e ferro
68 x 57 x 31 cm
1971

Maunero Giovanni

Giovanni Maunero, conosciuto con il nome d’arte Mao, è uno scultore bovesano. Dipendente pubblico in pensione, ha alle spalle oltre 40 anni di produzione che si caratterizza per un’arte plastica fondata su materiali di recupero e caratterizzata da un’impronta personale portata dal percorso di autodidatta, irriducibile a una precisa corrente scultorea. Da sempre utilizza materiali di recupero, creando esseri che s’ispirano al mondo animale assemblando scarti di produzione, metalli, plastiche, vetri, con calchi di cemento e involucri, bottiglie, flaconi e contenitori usati. Ha eseguito più di tredicimila opere di scultura astratta, avveniristica, postmoderna in quello che lui stesso definisce “Iperproduttivismo” e “sincretismo dell’industrialismo”. Esegue le sue opere, alcune gigantesche come il monumento inaugurato qualche anno fa alla porte di Boves, “evocando nella sua personale sperimentazione potenti figure antropomorfe e zoomorfe, che nei preminenti materiali metallici ricordano talvolta dei retrofuturistici robot”, scrive Gianni Bava. Nel 2007 è entrato nel Guinness per aver realizzato 451 creazioni in cento ore. Nelle sue opere l’usura del tempo diventa principio di un altro inizio per cui la morte è una trasformazione, e la trasformazione non è una morte. Ha esposto in varie collettive e personali a Mondovì, Boves, Cuneo (l’ultima Arduità nella Sala della Provincia a settembre 2013) e ultimamente ha intrapreso rapporti con la Francia e la Spagna. Fino al 2013 ha sempre visto il suo lavoro come collezione privata, continuano la sua ricerca sulla complessità e l’originalità della vita.

Principali mostre recenti:

2013: Cuneo. “Arduità” alla Sala Mostre della Provincia

2011: Cuneo. Nel cortile del Dopolavoro Ferroviario inaugurazione di “Uomini liberi”, creata con pezzi raccolti nei magazzini ferroviari

2011: Mondovì. collettiva “La Fata Verde” nelle sale espositive dell’Antico Palazzo di Città di Mondovì Piazza.

2009: Cuneo. Il giardino d’inverno, mostra e incontri alla Facoltà di Agraria Diazza Torino

Opere

L'urlo
Polimaterica legno acciaio / 106 x 132 x28 cm / 2012

Uomini liberi
Polimaterica, acciaio, ghisa, alluminio, legno / 422 x 360 x 285 cm / 2011

Sincretismo dell’indusstrialismo
Polimaterica metalli vari, quarzocem / 312 x 201 x 47 cm / 2009

Danzando per la vita
Acciaio alluminio calcestruzzo / 2300 x 800 x 600 cm / 2007

Due animali
Acciaio inox, con base legno / 98 x 72 x 33 cm / 2002

Arduità
Acciaio inox / 112 x 202 x 101 cm / 1972

Intergalattici
Quarzocem e ferro
68 x 57 x 31 cm
1971