Sferrazza Gino

Gli eredi di Gino Steffazza (la figlia Carmen e il genero Andrea Corzato), prematuramente scomparso nel 1999, hanno voluto che un’opera del loro congiunto fosse presente in questa mostra. E a ragione, perché Sferrazza, che fu allievo di Romolo Garrone, lasciata in tenera età la nativa Sicilia (era nato a Bivona in provincia di Agrigento nel 1935), si era trasferito a Cuneo dove si è poi diplomato presso l’istituto per Geometri. Amava moltissimo la provincia di Cuneo che conosceva a fondo. Lo testimonia un imponente corpus di 150 chine acquerellate che ritraggono tutti i castelli e le torri del cuneese. Un lavoro che ha impegnato Sferrazza per un ventennio, che alcuni anni dopo la sua scomparsa, la moglie Emilia Fachinotti, deceduta nel dicembre 2012, insieme alla famiglia, hanno esposto con successo, e che attende ancora un adeguato sbocco editoriale. Si ricorda ancora una sua bella antologica, da lui personalmente curata, nel 1998, al Palazzo della Provincia di Cuneo: oli di paesaggi delle valli cuneesi e delle terre e dei mari di Sicilia, sanguigne per i ritratti femminili, matite per i casali di Langa. L’arte e la storia sono state per Sferrazza passione vera, un mix di sentimenti e sensazioni che ha voluto trasmettere. Si sentiva parte integrante della natura, sia essa rappresentata nella forma estemporanea che nelle rappresentazioni di figure, ritratti o insiemi di oggetti apparentemente inanimati ma intrisi di emozioni.

Principali mostre recenti:

2012: Sambuco, Centro di Documentazione Valle Stura. “Castelli e torri nel Cuneese ed in Valle Stura” trentina di acquerelli

2004: Racconigi,  Margaria del Castello “Castelli e torri del cuneese”

2003: Cuneo, Palazzo della Provincia. “Castelli e torri del cuneese”

1998: Cuneo, Palazzo della Provincia. Mostra antologica