Opere
Guggisberg Daniela
Daniela Madeleine Guggisberg è nata Zurigo nel 1963. Vive e lavora a Sale San Giovanni. Ha iniziato a realizzare i suoi primi lavori in pietra grazie all’incontro con Daniele Aletti nel 1990. Al 1994 risale la decisione di entrambi di traslocare in Piemonte, andando a stabilirsi nella località dove attualmente vivono con i loro figli. L’attività espositiva è iniziata nel 2003, con la partecipazione a mostre personali a Garessio, Saluzzo, Grugliasco, Basel in Svizzera, Dronero, Piozzo e collettive a Sale San Giovanni, Murazzano, Volvera, Alba, Pianezza, Olten e Basel in Svizzera. Nel 2007, la Guggisberg e il marito hanno inaugurato la “Galleria Camoroni” all’interno del loro atelier in comune, dove sono esposte le loro opere in permanenza. La vita della Guggisberg è trascorsa prima in Svizzera e più recentemente in terra di Langa. Qui, la natura del luogo le ha permesso di cogliere al meglio le proprie capacità percettive. Nella Langa, l’artista trova una dimensione idonea a sviluppare una creatività diversa, più libera e ampia, quindi meno razionale, più istintiva. La sua scultura comunica una sensazione di forza, di solidità, e al tempo stesso di infinita leggerezza. Il tutto in un perfetto e dinamico equilibrio. Opera all’insegna di una continua, inesausta, coerente pulizia dei volumi in una sorta di indagine intorno alla qualità e all’interiore energia della materia. Nella superficie levigata, nella purezza delle forme, nell’irreale tenerezza del materiale, la sua è scultura di idee e meditazione. Le opere della Guggisberg sono figlie della sua anima, sono intimo affresco che esprime sentimento e sensazioni. Certe forme rimangono lì come puri elementi segnaletici del procedere, o come intense autocitazioni e come tali tessono una rete stimolante di rapporti. In altre forme, il suo stile realistico è solo apparenza o gesto. La natura non è riprodotta, ma evocata. Sono grandi razze che odorano di mare, sono grandi ali di guizzi trattenuti. Sono grandi rocce che odorano di salmastro, sono grandi steli che profumano di fiori. Sono steli opachi di fiori inaccessibili. In queste forme, l’atto scultoreo, gestuale, spesso allentato o ampliato per scolpire lo spazio, si concentra di nuovo, si precisa. Quasi minuziosamente. Usa la materia come memoria e come racconto, le razze, le rocce, i fiori diventano carattere di impronta e di traccia fossile, a metà strada tra le tradizione figurale e l’arte astratta, anche per l’asciuttezza della materia.
Principali mostre recenti:
In corso 2013: Pollenzo, fino al 17 novembre all’Albergo dell’Agenzia Pollenzo “Visioni silenziose” opere di Guido Vigna, Daniele Aletti e Daniela Guggisberg
2013: Piozzo. “Il risveglio dei senso“ mostra di sculture con Daniele Aletti a Casa Baladin
2011: Basel. “Unter freiem Himmel” alla Galleria Eulenspiegel
2010: Sale San Giovanni. “Seminando”