Giorgis Adriana

Opere

A ricordo di Menta, venditore ambulante di bottoni, 2016. Olio su tela, 80 x 60 cm

Una cascata di bottoni, 2016. Olio su tela, 80 x 60 cm

Dans la pepinière
Tecnica mista su carta / 100 x 140 cm / 2005

Lingua di fuoco
Pastelli a olio su carta / 210 x 100 cm / 1984

Espansione
Pastelli a olio su carta / 100 x 70 cm / 1983

Verso la fonte della giovinezza
50 x 50 cm

Priory road
60 x 60 cm / 1965

Glicine
1964

Viaggio alle Meteore
Tecnica mista su carta su tavola
100 x 70 cm
1984

Giorgis Adriana

Adriana Giorgis, cuneese di nascita, ha compiuto i suoi studi all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove è stata allieva di Enrico Paulucci, Mario Calandri e Francesco Franco. Ha iniziato la sua attività pittorica, giovanissima, negli anni Sessanta, accogliendo tempestivamente il linguaggio della Pop Art inglese e americana. Sin da subito, la sua ricerca si è sviluppata attraverso cicli tematici e tecniche diverse, spaziando dalla pittura alla performance, dalla scultura alla fotografia. In totale libertà creativa, Giorgis ha alternato e ripreso o meglio rivisitato i soggetti via via  individuati anche a distanza di anni. Negli anni Sessanta, i temi principali sono stati: Scompartimenti di treni, Carrozzerie di automobili, con il rispecchiarsi in esse del mondo circostante, Riflessi, Frammenti, Tableau-Uomo, Sculture luminose. Negli anni Settanta, ha affrontato argomenti quali: Monumenti pesanti, Alberi e Rotoli manoscritti.
Negli anni Ottanta, sono emerse le immagini con Regine, Prati di Alice, Apocalisse, Diavoli e Angeli. Iperrealismo lenticolare, inquietudini esistenziali, antimonumentalismo, concettualismo e minimalismo espressivo riferiti al quotidiano domestico, al mondo naturale panteistico e alla scrittura come unico soggetto della visione identificano i tratti distintivi della sua produzione artistica di questi primi tre decenni. Dagli anni Novanta, il suo interesse si è rivolto, in particolare, al linguaggio fotografico con pellicole all’infrarosso in b/n. Continua la pittura fluida e immediata all’acquarello durante i frequenti viaggi. Ha ripreso, quindi, l’uso della scrittura su rotoli e ha rielaborato, a partire dal 2006, le nuove variazioni sul tema I prati di Alice degli anni Ottanta, che ha presentato, con le precedenti opere, nella personale Au jardin alla Fondazione Peano di Cuneo nel 2006. Nel 2010 è stata invitata dalla Città di Beausoleil a tenere la mostra personale Jardin d’été nella Salle d’exposition du Service Culturel. Dal 2007, si è immersa in una pittura favolistica-fantastica collocabile a mezza strada tra fantasia pura e metafora del mondo. Sotto l’apparenza favolistica e giocosa, l’artista mette in scena una parodistica epopea del mondo animale, arricchendola di citazioni tratte da repertori antichi (tapisserie de Cluny) o attualissimi, quali il video-game. Figlia d’arte, è nipote di Bartolomeo Giorgis, pittore simbolista attivo tra la fine dell’Ottocento e gli anni Venti, di cui rimangono affreschi in vari palazzi e chiese dell’area cuneese. Il padre Giuseppe è stato titolare di un noto studio fotografico sino alla metà degli anni Sessanta.
La mamma Luisa Campana è stata una sensibile pittrice. Adriana Giorgis ha praticato con passione la fotografia, nella quale ha raggiunto esiti di alto livello qualitativo, testimoniati, tra l’altro, dalla personale Uno sguardo nascosto, tenutasi nel 1998 alla Biblioteca Civica di Cuneo, in occasione dell’ottavo centenario della città, con catalogo presentato da Mario  Cordero. Ha insegnato discipline pittoriche presso il Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo sino al 1994 ed è stata docente di Fotografia e Storia della Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Cuneo. Vive e lavora a Cuneo. Dal 1967 al 2013 ha allestito numerose mostre personali e collettive in gallerie private, centri culturali e luoghi espositivi diversi della provincia di Cuneo, del Piemonte, della Valle d’Aosta, della Lombardia, della Liguria, di Firenze, di Roma, di Bari e della Francia. Tra maggio e giugno del 2013, si è svolta l’importante esposizione Noi di Paulucci, incentrata sui Maestri dell’Accademia Albertina Enrico Paulucci, Mario Davico, Mario Calandri e Francesco Franco e sui loro allievi Adriana Giorgis, Paolo Guasco, Mantovani, Plinio Martelli, Sergio Saccomandi, che è stata presentata in Palazzo Samone a Cuneo e all’Art Gallery La Luna di Borgo San Dalmazzo. Nel 1969 ha firmato a Cuneo il manifesto di Antischema, gruppo di ricerca arti visive, unendosi agli artisti Dada Bianchi, Giovanni Gagino, Franco Marro, Basso Sciarretta, Cesare Botto, Livio Politano, Berto Ravotti, Flavio Parenti, presentato dal critico milanese Carlo Munari. Dal 1983 al 1987 ha collaborato con il marito Giulio Fantone nella Galleria degli Orti, Spazio culturale ed Espositivo, a Cuneo. Nel 2006 ha costituito con i pittori Cesare Botto, Silvio Rosso e Mario Conte l’Atelier Baroco (acrostico dei nomi Botto Adriana Rosso Conte). Fa parte dell’Associazione Culturale Magau di Cuneo, con cui organizza mostre collettive dal 2007.

Principali mostre recenti:

2013: Caraglio. Collettiva “L’arte dell’arte libera” Chiesa di San Pietro e Paolo

2012: Chieri. NATURALmente  Fantone-Giorgis-Siccardi a Palazzo Opesso

2012: Saliceto. “Arte a Castello” evento estemporaneo al Castello dei Marchesi del Carretto

2012: Borgo San Dalmazzo. Personale “ARABESCHI” presentazione di Ida Isoardi – presso Art Gallery La Luna

Opere

A ricordo di Menta, venditore ambulante di bottoni, 2016. Olio su tela, 80 x 60 cm

Una cascata di bottoni, 2016. Olio su tela, 80 x 60 cm

Dans la pepinière
Tecnica mista su carta / 100 x 140 cm / 2005

Lingua di fuoco
Pastelli a olio su carta / 210 x 100 cm / 1984

Espansione
Pastelli a olio su carta / 100 x 70 cm / 1983

Verso la fonte della giovinezza
50 x 50 cm

Priory road
60 x 60 cm / 1965

Glicine
1964

Viaggio alle Meteore
Tecnica mista su carta su tavola
100 x 70 cm
1984